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giovedì 9 luglio 2009

Lastampa.it, webarticolo su "la valigia con lo spago" il programma in onda su Raiuno scritto e diretto da "Luca de Mata"


9/7/2009 - L'autore è Luca De Mata, direttore dell'agenzia di stampaFides, promossa dalla Congregazione per l'evangelizzazione dei popoliOsservatore con la valigiaIl giornale del Papa loda e consiglia il documentario di Rai 1 sulfenomeno immigrazione dal titolo «La valigia con lo spago».L’Osservatore romano loda e consiglia il documentario sul fenomenoimmigrazione dal titolo «La valigia con lo spago». L’autore è Luca DeMata, direttore dell’agenzia di stampa Fides, promossa dallaCongregazione per l’evangelizzazione dei popoli. L’inchiesta trasmessada Raiuno mette in luce, una volta di più, l’attenzione della Chiesaverso un fenomeno tanto complesso e difficile da gestire quantodecisivo per il nostro futuro. Di fenomeno epocale, fra l’altro, haparlato Benedetto XVI in riferimento allemigrazioni nella sua enciclica. «Dalla parte di chi sta peggio, dichi non è ascoltato, di chiè rifiutato - scrive l’Osservatore nel lungo articolo dedicato aldocumentario - s’apre uno spiraglio di verità, senza compromessi esenza dolcezze, con il programma scritto e diretto da Luca De Mataassieme a Teresa De Santis, con la collaborazione di Nicola Bux eMassimo Cenci». «La prima puntata - prosegue il testo - è statatrasmessa da Rai Uno lo scorso 29 giugno in seconda serata, a scadenzasettimanale le altre tre. Strascichi di polemiche: zero. Dibattiti eprese di posizione ufficiali: zero. Questo significa che lo spiritodel programma ha colto nel segno e che si teme possa davvero scuoterel’apatia delle coscienze, afflosciate nella quotidiana deriva delladistrazione civile e morale». «L’impressione - afferma il quotidiano delVaticano - è che nei patinati inferni cittadini e nelle anonimecampagne dell’entroterra si stia tutti stretti, troppo stretti e conpoche regole certe che separino gli sfruttati dagli sfruttatori, gliinnocenti dai colpevoli, chi minaccia da chi è minacciato, tutti abordo di una fragile barca-società che ancora fende le procelle ecerca il porto della civile e sicura convivenza. Un caleidoscopio divolti che hanno immagazzinato storie e rigurgitano ogni tipo discomoda verità, ci guidano dritti al cuore del fenomeno migratoriomondiale, soprattutto clandestino». Nel programma - spiegal’Osservatore - immagini non censurate e censurabili e numerosetestimonianze straniere, che una recitazionemeno enfatica avrebbe recapitato ancor più crude, si affiancano a unavera e propria overdose di cifre che, talvolta, rendono faticosal’assimilazione di fenomeni tanto sconvolgenti». «Un susseguirsi diverità nascoste e semi-atrocità - si legge ancora - dal numero deiclandestini nel mondo ai turpi guadagni,veramente da capogiro, legati alla clandestinità, allo sfruttamento,alla prostituzione, al commercio delle persone e degli organi che nonè da meno di quello delle droghe; infine, le nuove, bizzarre forme dischiavitù che legano con il peso di catene ricattatorie e diinconfessabili paure. Si scendono i gradini della vita fino agliultimi, sudici e pericolosi, occupati da africani, orientali di variaetnia, latini di ogni Paese, gente dell’est europeo passato dalladittatura politica all’illusione e al tracollo sociale delpost-comunismo. Le bolge in terra, come se l’inferno dantesco si fosserovesciato in superficie».


Autore: Giacomo Galeazzi
Direttore: Mario Calabresi

lunedì 29 giugno 2009

La stampa sul programma di "Luca de Mata" "La valigia con lo spago"


«valìgia con lo spago» dei nuovi schiavi. A rilanciare il dibattito sull'immigrazione (che ha portato più volte la Chiesa a criticare il governo per i respingimenti dei clandestini), è un'inchiesta tv di Luca De Mata, dedicata a flussi migratori e «nuove schiavitù», che andrà in onda a partire da domani in seconda serata, su Raiuno, per quattro settimane. «La criminalità si alimenta con l'immigrazione e favorisce la clandestinità - spiega De Mata, direttore dell'agenzia vaticana Fìdes -. Nel mondo la tratta di esseri umani coinvolge ogni anno due milioni e mezzo di persone e ne costringe SOOmila alla schiavitù, con un profitto di 12 miliardi di dollari per la vendita iniziale e di 32 miliardi per lo sfruttamento. Il fatturato annuo della prostituzione è di 10 miliardi». E la linea dura non è la soluzione. «La deten-zione di tutti i clandestini costerebbe 2miliardi e 250 milioni di dollari - aggiunge -. Una clandestina costretta alla prostituzione rende al suo sfruttatore ogni mese dai Smila ai 7mila euro». Cosi i clan si arricchiscono grazie ai «nuovi schiavi». In SiciliaScena de La valigia con lo spagodal 2002 al 2007 sono sbarcati 77mila clandestini e il fatturato annuo della mafia nell'isola è di 90 miliardi di euro l'anno. E invece gli immigrati possono essere una risorsa legale. «Ogni mese questi lavoratori spediscono ai loro familiari 97 miliardi di euro, il 10% in più all'anno». Cioè il doppio degli aiuti pubblici dei paesi ricchi verso il Terzo mondo. «Questa inchiesta tv ci aiuta anche a liberarci dall'ipocrisia e dai luoghi comuni che fanno di tutti i rom una etnia di ladri, sfruttatori di bambini e donne. Certe cose accadono anche tra noi - spiega l'arcivescovo di Napoli, Sepe -. Nel reportage una ragazza grida: "Nessuna di noi nasce ladra o prostituta, sono loro a piegarci con la violenza". Il mercato del sesso ci avvolge come una piovra facendo commettere orrori e meschinità indicibili. La macchia della tratta dilaga e la criminalità usa gli immigrati. Non possiamo rimanere ciechi. Non scordiamo che anche Gesù fu costretto a migrare per sfuggire all'ira di Erode».
Articolo: Giacomo Galeazzi
Direttore: Mario Calabresi

venerdì 26 giugno 2009

La Stampa.it sulla "valigia con lo spago" di "Luca de Mata"


Marco Tosatti su La Stampa.it parla de "la valigia con lo spago" il programma in quattro puntate in onda dal 29 giugno per 4 puntate su Rai uno in seconda serata , scritto e diretto da Luca de Mata.


Quattro puntate in televisione per dare voci e figure a uno dei fenomeni più discussi del nostro tempo. Dice Luca De Mata: "L’idea di fondo di questa inchiesta è ricordarci che dietro ogni donna, uomo, qualunque sia la sua condizione c’è una Persona. E mai come in questo caso il ragionamento si allarga ad un fenomeno planetario che ci sta coinvolgendo tutti e ci sta cambiando tutti. Non possiamo più voltare la testa da un’altra parte. Il mondo è cambiato, e noi siamo cambiati? Quali leggi possono fermare uno tsunami umano di disperazione e miseria che infila in una città come Roma bambini a dormire dentro i cunicoli della strada. Quando si viene dal nulla anche un cunicolo diventa una reggia, ma quanti di noi possono accettare tutto questo? Ed anche se nessuno sa la soluzione reale del problema una risposta dobbiamo trovarla. L’emigrazione non può continuare ad essere l’ennesimo affare per le criminalità organizzate del pianeta". Il titolo è evocativo di un passato che ci ha visti protagonisti: "La valigia con lo spago e subito, d’istinto, pensi alle immagini dei milioni di emigranti: Italiani, Irlandesi, Polacchi, Spagnoli, Portoghesi che, all’inizio dell’800 e ancora fino agli anni ’50 del secolo scorso, si spostarono da un continente all’altro, con le loro valige legate, tenute sulle spalle, in fuga dalla miseria. Donne, uomini, adolescenti spesso analfabeti che, con caparbietà, sacrifici, volontà sono stati mattoni reali che hanno contribuito alla costruzione della ricchezza dell’Occidente. Masse. Milioni di individui oggi integrati, figlie e figli di quelle valige di cartone difficili da distinguere, ormai, da chi in quelle stesse terre era arrivato solo un secolo prima in fuga dalle miserie e dalle persecuzioni, quando non deportati con la forza. Ed oggi? Ed oggi ancora i tanti arrivi di immigrati nel mondo hanno le stesse regole? Gli stessi modi degli ultimi due secoli? No! oggi si arriva senza valigia. Senza nulla. Milioni di ombre. I clandestini, scivolano lungo montagne e coste per raggiungere un sogno, che più spesso è risveglio in una miseria che è più della stessa miseria da cui sono fuggiti. Ombre scivolano lungo le coste. Ombre senza valigia perché nella barca non c’è spazio Ombre senza valigia per meglio attraversare sentieri di monti e precipizi. E se troppo pesanti, ombre lasciate affogare, rotolare nei burroni. Ombre che non devono lasciare tracce sui sentieri e rotte dei mercanti della carne. Pagamento anticipato. La valigia è la tua ombra. Lo spago è attorno al tuo collo e ti stringe, ti stringe, ti mozza il fiato. Spago di criminali, ricattatori, strozzini senza pietà: quando non i soliti fanatici del terrore. Tu devi pagare ed ubbidire. Tu devi diventare un ombra perché ti porti di là! La valigia ? sei tu! Ombre quando legalizzate solo in Italia hanno versato alle casse dello Stato 6miliardi di Euro, con cui sono state pagate pensioni a centinaia di migliaia di Italiani".

Marco Tosatti
Dir. Mario Calabresi