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domenica 5 luglio 2009

La seconda puntata de "la valigia con lo spago" , il programma scritto e diretto da "Luca de Mata" andrà in onda il 6/9 alle 23.25 su Rai uno

Invece del 13 Luglio come precedentemente annunciato la seconda puntata de "la valigia con lo spago" andrà in onda Lunedì 6 Luglio alle ore 23.25 sulla prima rete R.A.I.

domenica 28 giugno 2009

Il Messaggero sul programma di "Luca de Mata" "la valigia con lo spago"

ROMA Immigrazione e sociale. Questo il tema di La valigia con lo spago, il nuovo programma della seconda serata (23,35) di Raiuno che inizia domani. Un’inchiesta che verrà proposta in quattro parti, frutto del lavoro del giornalista Luca De Mata (nella foto), anche autore e regista della trasmissione. L’indagine attraversa varie nazioni, crocevia dei flusssi migratori e spesso anche del traffico di esseri umani. Un lungo viaggio che va dalla Romania al Marocco, dalla Colombia agli Stati Uniti, dalla Moldavia al Senegal. Perché non solo l’Italia è alle prese con questo via vai di persone che tentano la sopravvivenza oltre i confini dei loro Paesi. Uomini e donne spesso ridotte a larve, privi di ogni dignità e trattati semplicemente come problemi politici e sociali. Ma, in realtà, quali sono le loro condizioni di vita? In che cosa consiste e come si svolge la tratta di esseri umani? E, una volta arrivati in Occidente, la loro vita cambierà o sarà una seconda odissea?




Direttore: Roberto Napoletano

sabato 27 giugno 2009

L'agenzia Fides presenta "la valigia con lo spago" di "Luca de Mata"


Roma (Agenzia Fides) - In onda su Rai Uno, a partire da lunedì 29 giugno in seconda serata per quattro settimane, “La valigia con lo spago” apre una finestra nuova sull’universo dei migranti, facendo raccontare dalla loro viva voce cosa significa l’esperienza della speranza, trasformata spesso in sofferenza e dolore. Nel corso delle quattro puntate, “La valigia con lo spago”, ci conduce in tutto il mondo, in Argentina, Moldavia, Slovacchia, Francia, Inghilterra, Spagna, Italia, Stati Uniti, Canada, Thailandia, dove il dramma dei migranti è differente, ma profondamente uguale ed umano, e dove il nostro unico compito di cittadini, telespettatori, cristiani è quello di riconoscere, guardare, ed abbracciare, come noi siamo stati abbracciati nell’incontro con la fede che determina la nostra vita. Si passa in America, in cui il sogno americano non esiste più, nonostante ogni anno migliaia di persone cerchino di varcare il deserto tra Messico e Stati Uniti; ed in questo viaggio trovano, per la maggior parte, la morte. Come Lucrezia, che ha dato la poca acqua da bere ai suoi figli, Jesus e Nora, e li ha salvati dalla morte che, invece, ha colpito lei. Il sogno è infranto: si vive da clandestini, in un paese per cui si è fatto molto, dove l’immigrazione e le violenze sono state viste troppo da vicino. In Moldavia il problema più grande è il numero di bambini abbandonati, circa 900 mila all’anno, da genitori che partono in cerca di fortuna, e che non tornano, o a causa della vergogna, o perché vittime della criminalità. Soprattutto le donne, di ogni paese, purché giovani e belle, sono soggette alla macchia della tratta, meschinità perpetrata soprattutto a sfondo sessuale. “La valigia con lo spago” ci aiuta anche a liberarci di alcune convinzioni che la mentalità comune ha reso troppo ingombranti, nelle nostre menti, per esempio, tutti i falsi miti che riguardano i rom: incontriamo, fra gli altri migranti protagonisti del programma, una giovane donna, fuggita dalla famiglia rom, che racconta un dramma comprensibile a pochi: “Nessuna di noi nasce ladra o prostituta, sono loro a piegarci con la violenza”. La violenza fin dentro la famiglia, la delinquenza non è un problema di struttura, ma di educazione. In un mondo di sofferenze e difficoltà, tanti sono i raggi che la speranza e la carità cristiana emanano: la missione di Fratel Biagio Conte a Palermo, come quella di Padre Josaphat, missionario tra gli zingari, la Caritas di Cuenca in Spagna; esempi di come la diversità non sia per forza un male incurabile, ma possa divenire ricchezza nello scambio reciproco, nella carità, nella gratuità, nella condivisione. Non più ciechi, quindi, ma collaboratori della pace, della giustizia, della solidarietà e dell’uguaglianza. A noi spetta riconoscere nel migrante il volto stesso di Gesù, migrante anche Lui, durante la fuga in Egitto; la sua vita è stata una costante ricerca ed affermazione della dignità umana. Questa la ragione profonda de “La valigia dello spago”; ed in questa avventura la guida è rappresentata dalle parole di Benedetto XVI, quando era ancora Cardinale: “ La comprensione per le persone ai margini della società, ai margini della Chiesa, per i falliti ed i sofferenti, per coloro che porgono delle domande, per gli scoraggiati e gli abbandonati, così da infondere fiducia e di suscitare la volontà di sostenersi vicendevolmente, è il vero nocciolo della moralità cristiana.” I testi e la regia de “La valigia con lo spago” sono di Luca De Mata.. La colonna sonora de “La valigia con lo spago” è del giovanissimo autore Aurelio Canonici. (Agenzia Fides 26/6/2009; righe 40, parole 588)

martedì 23 giugno 2009

"La valigia con lo spago" sul blog RaiVaticano

Recensione con articolo del 23 giugno 2009 de "la valigia con lo spago" da parte prestigioso blog diretto da Giuseppe De Carli a meno di una settimana dalla messa in onda su RAI uno in seconda serata del documentraio scritto e diretto da Luca de Mata.

mercoledì 17 giugno 2009

Dalle colonne di Libero "La valigia con lo spago"

Ampio articolo di Caterina Maniaci presenta "La valigia con lo spago" inchiesta di lucademata su Libero del 17 giugno 2009, il quotidiano diretto da Vittorio Feltri.
















Due monsignori. un teologo, il direttore di una grande agenzia di stampa cattolica: sono loro gli ideatori di un programma televisivo che andrà in onda su Raiuno, al posto del mitico "Porta a porta", in pausa esti­va. a partire da lunedì 29 giugno, per quattro puntate.
Il programma si intitola la valigia con lo spago" e intende parlare. con liberà, senza ideologismi e falsi buonismi, con realismo e partecipa­zione umana, dell'immigrazione, delle sue speranze e delle sue trage­die. Non solo in Italia. ma in tutto il mondo. Ed è nato, appunta dalla collaborazione tra Luca De Mata direttore dell'agenzia di stampa Fides, che ne ha curato i testi e la regia, monsignor Mauro Piaceva, segre­tario della Congregazione per il Cle­ro, monsignor Massimo Cenci, sot­tosegretario della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli. e il teologo Nicola Bux.
«I’ idea che ci ha ispirati è stata quella di dare un'immagine concre­ta del fenomeno dell'immigrazio­ne», spiega monsignor Cenci. «di guardarla in faccia per come realmente si presenta. incarnata nelle tragedie personali di uomini e donne». Del resto, il nostro compito di cittadini. e soprattutto di cristiani, è quello di riconoscere, guardare e ab­bracciare, come noi siamo stati ab­bracciati nell'incontro con la fede». Nessuna dimensione polemica o ideologica. »nel rispetto delle leggi che esistono», ma puntando decisa-mente il dito contro «gli sfruttatori che organizzano questi viaggi della disperazione e gli sfruttatori all'arri­vo. quando. invece del paradiso pro-messo, i clandestini trovano un in­ferno».
Una denuncia che, tra gli altri. Ha fatto anche il ministro dell'Interno. Roberto Maroni. quando infuriava la polemica sulla questione per i cosid­detti "respingimenti" dei barconi clandestini in viaggio verso l'Italia. E a proposito dei "respingimenti". 'per carità, le leggi le fanno i governi, non la Chiesa, e le leggi vanno ri­spettate», sottolinea De Mata. «ma deve sempre chiaro che, in ogni caso, in ogni circostanza. noi abbiamo davanti esseri umani. persone. e come tali sempre devono essere con­siderati». Respingimento. poi. è un concetto ben più ampio, come spiega sempre De Mata: «In fondo, re-spinto e anche chi si reca in un Paese in cui non può liberamente espri­mere la propria fede».
Sfruttatori. dicevamo. che guada­gnano sulla pelle di chi è pronto a tutto, pur di salvarsi dalla fame, dalle violenze, dalle guerre. Secondo De Mata •'immigrazione clandestina si sta trasformando sempre più in un fenomeno di tratta di essere umani... La storia dell'immigrazione, insom­ma, è anche un'infinita vicenda di orrori. II programma ne vuole dare un'idea, facendo raccontare gli im­migrati le loro storie iniziate con la speranza. trasformata spesso in sof­ferenza e dolore. Nel corso delle quattro puntate. "La valigia con lo spago" spazia in tutto il mondo, da Argentina. Moldavia, Slovacchia. a Francia, Inghilterra, Spagna, Stati Uniti. Canada. Thailandia e, ovviamente. Italia. dove il dramma degli emigrati è differente, ma sempre una questione centrale. In America, ad esempio, dove è già morto da tempo "I'american dream", il sogno americano, migliaia di persone ogni anno cercano comunque di attra­versare il deserto tra Messico e Stati Imiti e in questo viaggio molti perdono la vita. Una tragedia poco rac­contata, ormai. Conte quella dei cir­ca 900mi1a bambini abbandonati ogni anno in Moldavia dai genitori che partono in cerca di fortuna e che non tornano più. "La valigia con lo spago" vuole anche presentare alcu­ne situazioni senza pregiudizi e e convenzioni, per esempio la vita dei roco. Una giovane donna. fuggita dalla sua famiglia, infatti. racconterà quel che ha vissuto: «Nessuna di noi nasce ladra o prostituta, sono loro a farcelo fare. con la violenza». Un'im­magine ben diversa da quella pre­sentate da una distorta ideologia so­ciale, quella dei poveri zingari emar­ginati dai benpensanti borghesi. O come cantava Claudio Lolli. «Ho visto anche degli zingari felici».
Caterina Maniaci
Direttore Vittorio Feltri

La valigia con lo spago su Panorama



Pag. 38 dell'ultimo numero di Panorama (18/06/2009) presenta la valigia con lo spago.

"Curia , i duri in televisione" titola il periodico edito da Mondadori. Dalla penna di Ignazio Ingrao: riferendosi
all'inchiesta per RAIUNO di lucademata: lavaligiaconlospago.


SERE RAl Vaticano senza problemi di «correttezza politica» nella serie in quattro puntate in onda su Raiuno (dal 29 giugno in seconda serata) dedicata alla nuova tratta degli schiavi.
Nell'insolita veste di autori televisivi debuttano tre figure di spicco della curia: il segretario della Congregazione per il clero, Mauro Piacenza, il teologo Nicola Bux e il missionario Massimo Cenci. Prostituzione, mafia cinese. caporalato, immigra­zione clandestina, criminalità e terrorismo islamico: questi i temi affrontati nel pro­gramma (intitolato La valigia con lo spago, testi e regia di Luca De Mata). I tre ec­clesiastici dicono no al buonismo, criticano le politiche migratorie di Europa e Stati Uniti e chiedono un deciso impegno nella lotta alla criminalità
che prospera sul commercio di carne umana. E in cambio della costruzione di moschee in Europa reclamano il permesso di costruire chiese nei paesi musulmani.
Ignazio Ingrao
Dir. Maurizio Belpietro

Lavaligiaconlospago.net inchiesta per RaiUno di lucademata


http://www.lavaligiaconlospago.net/
Sintesi plurilingue del'inchiesta di lucademata:
"la valigia con lo spago"