mercoledì 17 giugno 2009

Dalle colonne di Libero "La valigia con lo spago"

Ampio articolo di Caterina Maniaci presenta "La valigia con lo spago" inchiesta di lucademata su Libero del 17 giugno 2009, il quotidiano diretto da Vittorio Feltri.
















Due monsignori. un teologo, il direttore di una grande agenzia di stampa cattolica: sono loro gli ideatori di un programma televisivo che andrà in onda su Raiuno, al posto del mitico "Porta a porta", in pausa esti­va. a partire da lunedì 29 giugno, per quattro puntate.
Il programma si intitola la valigia con lo spago" e intende parlare. con liberà, senza ideologismi e falsi buonismi, con realismo e partecipa­zione umana, dell'immigrazione, delle sue speranze e delle sue trage­die. Non solo in Italia. ma in tutto il mondo. Ed è nato, appunta dalla collaborazione tra Luca De Mata direttore dell'agenzia di stampa Fides, che ne ha curato i testi e la regia, monsignor Mauro Piaceva, segre­tario della Congregazione per il Cle­ro, monsignor Massimo Cenci, sot­tosegretario della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli. e il teologo Nicola Bux.
«I’ idea che ci ha ispirati è stata quella di dare un'immagine concre­ta del fenomeno dell'immigrazio­ne», spiega monsignor Cenci. «di guardarla in faccia per come realmente si presenta. incarnata nelle tragedie personali di uomini e donne». Del resto, il nostro compito di cittadini. e soprattutto di cristiani, è quello di riconoscere, guardare e ab­bracciare, come noi siamo stati ab­bracciati nell'incontro con la fede». Nessuna dimensione polemica o ideologica. »nel rispetto delle leggi che esistono», ma puntando decisa-mente il dito contro «gli sfruttatori che organizzano questi viaggi della disperazione e gli sfruttatori all'arri­vo. quando. invece del paradiso pro-messo, i clandestini trovano un in­ferno».
Una denuncia che, tra gli altri. Ha fatto anche il ministro dell'Interno. Roberto Maroni. quando infuriava la polemica sulla questione per i cosid­detti "respingimenti" dei barconi clandestini in viaggio verso l'Italia. E a proposito dei "respingimenti". 'per carità, le leggi le fanno i governi, non la Chiesa, e le leggi vanno ri­spettate», sottolinea De Mata. «ma deve sempre chiaro che, in ogni caso, in ogni circostanza. noi abbiamo davanti esseri umani. persone. e come tali sempre devono essere con­siderati». Respingimento. poi. è un concetto ben più ampio, come spiega sempre De Mata: «In fondo, re-spinto e anche chi si reca in un Paese in cui non può liberamente espri­mere la propria fede».
Sfruttatori. dicevamo. che guada­gnano sulla pelle di chi è pronto a tutto, pur di salvarsi dalla fame, dalle violenze, dalle guerre. Secondo De Mata •'immigrazione clandestina si sta trasformando sempre più in un fenomeno di tratta di essere umani... La storia dell'immigrazione, insom­ma, è anche un'infinita vicenda di orrori. II programma ne vuole dare un'idea, facendo raccontare gli im­migrati le loro storie iniziate con la speranza. trasformata spesso in sof­ferenza e dolore. Nel corso delle quattro puntate. "La valigia con lo spago" spazia in tutto il mondo, da Argentina. Moldavia, Slovacchia. a Francia, Inghilterra, Spagna, Stati Uniti. Canada. Thailandia e, ovviamente. Italia. dove il dramma degli emigrati è differente, ma sempre una questione centrale. In America, ad esempio, dove è già morto da tempo "I'american dream", il sogno americano, migliaia di persone ogni anno cercano comunque di attra­versare il deserto tra Messico e Stati Imiti e in questo viaggio molti perdono la vita. Una tragedia poco rac­contata, ormai. Conte quella dei cir­ca 900mi1a bambini abbandonati ogni anno in Moldavia dai genitori che partono in cerca di fortuna e che non tornano più. "La valigia con lo spago" vuole anche presentare alcu­ne situazioni senza pregiudizi e e convenzioni, per esempio la vita dei roco. Una giovane donna. fuggita dalla sua famiglia, infatti. racconterà quel che ha vissuto: «Nessuna di noi nasce ladra o prostituta, sono loro a farcelo fare. con la violenza». Un'im­magine ben diversa da quella pre­sentate da una distorta ideologia so­ciale, quella dei poveri zingari emar­ginati dai benpensanti borghesi. O come cantava Claudio Lolli. «Ho visto anche degli zingari felici».
Caterina Maniaci
Direttore Vittorio Feltri

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