lunedì 29 giugno 2009

Da Il Giornale "la valigia con lo spago" nel giorno della messa inh onda della prima puntata del programma scritto e diretto da "Luca de Mata"


• Speranze, illusioni, storie di sofferenza e di dolore. Da oggi per quattro settimane, su Raiuno, in seconda serata, va in onda La valigia con lo spago, un'inchiesta ideata da Luca De Mata. Una finestra nuova sull'universo dei migranti, che fa raccontare dalla loro viva voce cosa significhi l'esperienza della speranza, trasformata spesso in sofferenza e dolore.Nel corso delle quattro puntate, La valigia con lo spago ci conduce in tutto il mondo, in Argentina, Moldavia, Slovacchia, Francia, Inghilterra, Spagna, Italia, Stati Uniti, Canada, Thailandia, dove il dramma dei migranti è diverso da Paese a Paese, ma anche profondamenteuguale e umano. Si passa negli Stati Uniti, dove il sogno americano non esiste più, nonostante ogni anno migliaia di persone cerchino di varcare il deserto tra Messico e Usa. In questo viaggio trovano, in moltissimiDONNE Tra mercato del sesso e violenze, sono le principali vittime dei nuovi soprusi_____casi, la morte. Come Lucrezia, che ha dato la poca acqua da bere ai suoi figli, Jesus e Nora, ma è riuscita a strapparli alla morte che, invece, si è portata via lei. In Moldavia il problema più grande è il numero di bambini abbandonati, circa 900 mila al-l'anno, da genitori che partono in cerca di fortuna e che non tor-nano, o a causa della vergogna, o perché vittime della criminalità. Soprattutto le donne, di ogni Paese, purché giovani e belle, sono soggette alla tratta delleschiave del sesso.La valigia con lo spago ci aiuta anche a liberarci di alcune convinzioni comuni, come i falsi miti sui rom. 11 programma da voce a una donna, fuggita dalla famiglia, che racconta un dram-AUTOREScrive de Mata sul blog del programma: «Valigia con lo spago: pensi agli emigranti, anche italiani, del '900. Ma oggi?»ma comprensibile a pochi: «Nessuna di noi nasce ladra o prostituta, ci piegano con la violenza». Soprusi fin dentro la famiglia, la delinquenza non è innanzitutto un problema di strutture sociali, ma di educazione. Ma in un mondo di difficoltà, ci sono la speranza e la carità cristiana: la missione di Fratel Bia-gio Conte a Palermo, quella di Padre Josaphat tra gli zingari, la Caritas di Cuenca in Spagna. Esempi di come la diversità non sia per forza un male incurabile, ma possa divenire ricchezza nello scambio e nella condivisione.Testi e regia sono di Luca De Mata, con la collaborazione di Nicola Bux e Massimo Cenci. La colonna sonora è del giovanissimo Aurelio Canonici.
Autore: Andrea Tornielli
Direttore: Mario Giordano

Nessun commento:

Posta un commento